il mondo che vorrei

Monday, November 20, 2006

Schizofrenia

Politica estera.
Se c'è una cosa che è giusto che (pur con le discontinuità fisiologiche che ci possono e devono essere) sia stabile e continua tra un governo e l'altro è come si viene percepiti dal resto del mondo. Avere una fama di lungimiranza, affidabilità e imparzialità vuol dire poter dire la propria su quello che accade nel mondo e poter influire oltre (ovviamente) a poter reclamare oneri e onori. Inoltre una buona immagine internazionale unita alla stabilità economica e alla semplicità burocratica attirano investitori (ed ecco perchè non accade questo...). Questo nostro governo in politica estera sta (incrociamo le dita) andando bene. Ma...
E' si perchè c'è un "ma" grosso come una casa, quello della cosidetta "sinistra radicale" (o almeno di una parte di essa) che crede ancora alla violenza come levatrice della storia. E poi come al solito il grande dramma della divisione. Sabato. Due manifestazioni di pace. Roma e Milano. Maggioranza e governo da una parte. Esponenti di schegge di coalizione (si con l'1,5% sei una scheggia non sei un partito) dall'altra assieme a chi si è messo a dileggiare i nostri militari, a bruciare fantocci che impersonavano le forze armate italiane americane e israeliane.
Andiamo bene. Io capisco la possibilità di avere diverse opinioni. Ci mancherebbe. Ma una maggioranza non può e non deve spaccarsi, non può e non deve permettersi delle sfaldature così grossolane e macroscopiche.

Proposta: drammaticamente non si può fare altra proposta che isolare certa gente e andare avanti. Non ci sono soluzioni che non siano politiche. Tuttavia devo dire chela dichiarazione di Italia, Francia e Spagna di volersi occupare da vicino del problema della pace in medioriente è una cosa davvero eccellente. Solo con la cooperazione internazionale e con l'interesse di chi il Mediterraneo lo vive si può fare qualcosa. Inoltre queste tre nazioni hanno buoni rapporti con le popolazioni dell'area e possono fare molto meglio degli USA. Speriamo in una crescita dell'UE sul piano della rappresentatività internazionale...

[in progress]

Monday, November 13, 2006

gerontocrazia

In questi giorni si è palesato uno dei grandi mali della società italiana. I vecchi comandano.
Non si fraintenda questo piccolo sfogo. Non è certo livore, ne mancanza di rispetto, quanto piuttosto la sensazione che in un paese immobile l'unico motore che potrebbe smuoverlo viene lasciato inerte: i giovani.
Non è detto che noi potremmo cambiare la realtà degli equilibri politici ed istituzionali. Ne di poter davvero cambiare la condizione economica. Ma se non lo possono fare i giovani è ancora più improbabile che lo possano fare i vecchi. Oggi chi ha più di 40-45 anni è accecato dal suo essere di una generazione che non riesce ad agganciare i problemi, e che continua a instillare nella nostra educazione civica, morale e pratica una inerzia e una paura che terranno tutto e tutti sulla rotta del disastro.

La senatrice Levi Montalcini, persona che umanamente ha tutta la mia simpatia e stima e che intellettualmente è un vanto per questo paese ha "rischiato" (dato che ora è tutto rientrato) di bloccare la finanziaria. Finanziaria quella di un governo che io ho votato e che auspico riesca nel suo Programma. Finanziaria che non riesce nemmeno ad avere una forma definita e definitiva perchè (dannazione dell'Unione) impedita e castrata dalle mille voci e vocette della coalizione, delle corporazioni, dei poteri più o meno forti e degli interessi particolari. Questa finanziaria va votata. In fretta. Ad occhi chiusi. Se non passa la finanziaria non passa il governo. Se non si fa uno sforzo che vada al di la delle esigenze elettorali questo paese è condannato.
La senatrice ha ragione, ragione da vendere, io stesso penso che sia sciagurato qualunque governo che non raddoppia il suo investimento in ricerca (attualmente allo 0.9 % contro la tendenza di Francia e Germania di portare tale investimento al 4%...decisamente troppo lontani) ma oggi la partita è: vivi o muori, non come vivere. E' esistenziale. E da un Nobel ci si aspetta lungimiranza...


Proposta: un tetto di due mandati (massimo) per il Parlamento (sia Camera che Senato) e di altri due mandati per Cariche nell'amministrazione locale (dal Comune alla Regione), e che i Senatori a Vita NON abbiano il diritto di voto.

Sunday, November 12, 2006

Si, PUO'. FARE!!!

ora inizierò una nuova titanica fatica. Le mie memorie politiche.
Questo blog si occuperà di commentare i principali fatti politici con quel misto di humor e serietà che mi contraddistingue e poi dare la mia idea (per banale che possa essere o sembrare) al fine di mettere insieme un promemoria completo sulle "ricette per il paese".

Ah...non sono nonna papera....


Disclaimer: io sono un margheritiano, aspiro al Partito Democratico al 35-40% come gran parte della "base", spero che si faccia con l'ausilio dell'Italia dei Valori, ma senza forze come i Radicali o lo SDI, prego perchè il "correntone" finisca nella cosidetta Area Antagonista e che ne venga fuori un bel partito che (dal correntone a Rifondazione, inglobando Verdi e Comunisti Italiani) si faccia valere e con un pacchetto di voti al 10-15% e che finalmente parli con una sola voce (siamo stanchi di partiti formica che si credono leoni). Meno voci, meno sedie da occupare e forse più autorevolezza e più efficacia nell'azione di governo del paese...