il mondo che vorrei

Monday, August 27, 2007

Gabbiani

Stasera ero a Trastevere e sono passato per la storica - e bellissima - piazza Trilussa ormai noto punto di ritrovo di fattoni e di parte della Roma radical-chic. Che amarezza. Tuttavia stasera ho avuto una chiara visione della situazione o meglio degli occupanti, una immagine, bella per certi versi, per altri proprio no: uno stormo di gabbiani, ma non uno qualsiasi, lo stormo di gabbiani così come viene evocato e raccontato nel bel libro di Bach "il gabbiano Jonathan Livingston". Vocianti, ammassati e stupidi. Uno brusio fortissimo, uno sbatter d'ali alla ricerca dell'avanzo del pesce da rubarsi l'un l'altro, senza altra preoccupazione o scopo nella vita che fare rumore e baccano e brusio. Guardando attentamente quei ragazzi e ragazze, stasera davvero tanti, tutti seduti, uno accanto all'altro in gruppetti di due, di tre, di cinque a berciare, chi con la birra, chi con una canna, tutti uguali, tutti altrettanto ignari ed inconsapevoli. Sinceramente non sono riuscito a non pensare al mio ultimo post, quello sull'appiattimento e l'omologazione, e di certo questo fa il paio con quello. La dittatura light ha necessariamente le sue avanguardie: i "fricchettoni", ovvero coloro che scelgono il silenzio dell'anima, e lo stordimento chimico come forma di libertà. Libertà di pensiero. Libertà dal pensiero. Ahi ahi...

0 Comments:

Post a Comment

<< Home